La tessitura è una delle attività ancora più diffuse in Sardegna.
Piccole località dell’entroterra isolano devono la loro notorietà proprio ai classici tappeti o agli arazzi, creati dalle abili mani di esperte tessitrici, rinomati in Italia e all’estero.
I tessuti, realizzati a mano con telai verticali, tipici della Barbagia, o con telai orizzontali in legno, diffusi in tutta l’isola, assumono di volta in volta diverse funzioni.
Le materie prime adoperate sono la lana sarda, particolarmente resistente, il cotone grezzo e il lino.
Il tappeto sardo nasce come elemento decorativo dell’austera cassapanca, depositaria principalmente del corredo della sposa, e si presenta generalmente con una sezione centrale con figure o disegni ricorrenti, geometrici, e con due falde laterali che servono da ornamento. Successivamente sono seguiti gli altri utilizzi come coperta, arazzo o tappeto vero e proprio.
La produzione tessile attuale si è arricchita di altri oggetti destinati all’arredamento della casa, come tende, strisce, cuscini, stoffe, asciugamani e tovaglie, nella cui decorazione si legge una lenta, moderna evoluzione, pur in presenza di una costante ispirazione a elementi figurativi tradizionali.